Temo una cosa sola: di non essere degno del mio tormento
Fëdor Dostoevskij
La nostra associazione ha come prima finalità quella di battere lo stigma sociale proprio dei disturbi della personalità. Siamo convinti che uscire allo scoperto, esternare il proprio disagio, che è sempre anche un disagio emozionale, sia un primo passo necessario anche se non sufficiente. Una dichiarazione di guerra a ogni forma di male oscuro, che si nutre di ogni oscurità.
Un secondo passo può essere l’esigenza di condividere il proprio disagio con altri “compagni di solitudine”: discuterne con loro, confrontarsi, passarsi parola sulle terapie e sulle strutture di salute mentale di cui si ha esperienza. Ecco perché abbiamo varato l’esperimento di questa sezione del sito.
Chiunque vorrà entrare in questa stanza, concepita come un gruppo di autoaiuto virtuale, potrà aprirsi e interagire con ogni altro presente in assoluta libertà e riservatezza. Potrà "sviluppare" le proprie ansie segrete come si sviluppano le stampe fotografiche in una camera oscura. Ma questa è invece una Camera Chiara, nata per far uscire i pensieri più scomodi dal loro guscio, condividerli e combatterli con chi altro lo vorrà. Si tratta di un esperimento dichiarato; a seconda di quanto e come questa sezione riservata si rivelerà utile, potrà in futuro diventare un gruppo di autoaiuto in presenza, oppure chiudere i battenti.
Comunque sia, lasciate ogni ansia in guardaroba. Benvenuti nella Camera Chiara. L'abbiamo chiamata così in ossequio al racconto di William Styron "Un'oscurità trasparente", la più sconvolgente descrizione di una crisi depressiva (e della sua guarigione) mai scritta. Anche noi vogliamo combattere l'oscurità del silenzio con la luce della parola.